Lettera aperta (e in attesa di una risposta)

 

La lettera aperta ancora in attesa di una risposta.

 

Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi

Ministro di Giustizia, Angelino Alfano

 

Cagliari – Palermo – Brescia, 26 febbraio 2009

Scrivono Ugo Bressanello per la Fondazione Domus de Luna Onlus, Marco Marchese per l’Associazione per la Mobilitazione Sociale Onlus, Massimiliano Frassi per L’Associazione Prometeo Onlus.

Tutti noi lavoriamo quotidianamente per garantire ai nostri bambini tutela, diritti. Da diversi anni ormai siamo impegnati in quella che talora diviene quasi una assurda battaglia contro le istituzioni che dovrebbero al contrario essere amiche, contro una legislazione garantista solo per gli adulti, contro regole e tempi della giustizia che con i bambini non sono quasi mai conciliabili, contro amministrazioni e governi che lasciano in fondo alla lista delle loro priorità i bisogni dei minori, soprattutto quelli che vivono situazioni di grave difficoltà e disagio.

Siamo tutti convinti, ed è il motivo per cui ci rivolgiamo a VOI, che impegnarsi per i bambini significa lavorare perché questa società possa diventare migliore.

In particolare, Vi scriviamo oggi per il nostro impegno accanto alle vittime della pedofilia, dei piccoli che subiscono gli abusi dei grandi.

Ci siamo interrogati sui recenti casi di cronaca, prendendo spunto da una notizia che ci ha lasciato per l’ennesima volta senza parole: l’arresto del pedofilo Pasquale Modestino per l’abuso e la violenza perpetuata ai danni di un bambino dodicenne, amico dei suoi nipotini acquisiti.

Abbiamo quindi deciso di scriverVi congiuntamente per farci sapere se risponda a verità che:

- il pedofilo Pasquale Modestino fosse a piede libero perché nel precedente procedimento la piccola vittima, dopo tre anni di indagine, sarebbe caduta in contraddizioni durante un confronto con il presunto abusante (cosa aspettarsi da una bambina così piccola che continua ad essere a contatto con il suo orco durante le indagini, a cui si chiede di ripetere a distanza di anni e con dovizia di particolari le accuse mosse quando si trovava in ospedale per le violenze subite?)

- il pedofilo Pasquale Modestino convivesse ancora, seppure saltuariamente, con la piccola nipotina che aveva denunciato (dove erano i servizi sociali di riferimento? E il giudice del tribunale dei minori che dovrebbe aver seguito il caso?).

Quasi tutte le storie di violenza contro i bambini negli ultimi anni sono stati commessi da parte di persone in libertà nonostante una condanna già avuta per abusi.

È l’ennesimo abuso che si poteva evitare.

Siamo ormai stanchi di tragedie già annunciate (nessun pedofilo è mai guarito da solo), di trovare comitati che si schierano con gli indagati pubblicamente davanti ai tribunali. Di avere condannati per abusi sui minori che tornano nelle proprie case senza farsi un solo giorno di carcere, quasi ridendo in faccia alla proprie vittime.

Il nostro pensiero va alla piccola vittima e alla sua famiglia. A loro il nostro abbraccio più caro a Voi la richiesta di approfondimento sul caso particolare e soprattutto un impegno nuovo e vero per rifondare la fiducia dei più piccoli, soprattutto quelli che sono vittime di violenza da parte di adulti, nei confronti delle istituzioni e dei grandi in generale. 

Ugo Bressanello – Marco Marchese – Massimiliano Frassi

domus@domusdeluna.it

 

 

Ascolta l'intervista a Ugo Bressanello 

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